ELEZIONI 2023 RAE ARGENTINA AL MONDO

Politici minacciati, riappare il fantasma della dittatura

Il fantasma dei desaparecidos e il ritorno della dittatura militare si affacciano sulle elezioni in Argentina a pochi giorni dallo svolgimento del ballottaggio del 19 novembre. Un clima di violenza politica inedito negli ultimi quarant'anni di democrazia sta prendendo piede infatti in vista dell'istanza che vede contrapposti il peronista moderato, Sergio Massa, e l'ultraliberista, Javier Milei.

Il segretario della Gioventù Radicale, Agustin Rombolà, ha reso noto di aver ricevuto minacce di morte sui social dopo aver reso pubblico il suo voto a Massa. Gli avvertimenti erano corredati da fotografie che rivelano la realizzazione di pedinamenti presso la sua abitazione e uno dei messaggi fa riferimento al veicolo tristemente celebre in Argentina per essere stato utilizzato dai militari per sequestrare i 'desaparecidos'. "Tra una settimana passa il Falcon verde", recitava la minaccia. Il dirigente giovanile ha affermato di ritenere responsabili Milei e la sua vice, Victoria Villaruel, per la sicurezza sua e dei suoi familiari.

Villaruel nota per le sue posizioni ultraconservatrici e per aver difeso ufficiali accusati di violazioni ai diritti umani nel periodo 1976-1983, ha respinto le accuse parlando di "demonizzazione" dei militari. Hanno subito minacce la deputata Cecilia Moreau e Romina del Plá e la giornalista della TV Pubblica Laura Mayocchi.

Fino al 1983 circa 30.000 persone, tra cui attivisti politici e sociali, sindacalisti, studenti universitari e artisti, sono scomparse dopo essere state rapite, torturate e uccise dall'apparato repressivo della dittatura.